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 Mobbing. Una lenta discesa per l'inferno 3

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milanoss
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MessaggioTitolo: Mobbing. Una lenta discesa per l'inferno 3   Mobbing. Una lenta discesa per l'inferno 3 EmptyMar Apr 28, 2009 7:24 pm

.......
Il 06/04 il mio responsabile fu troppo impegnato e non si potè andare insieme dal capo per richiedere le ferie, feci presente che sarei andato da solo ma lui ha insistete per aspettare al giorno dopo.

Sempre il 06/04 ero molto stanco, alle 16.00 ebbi un calo di pressione tale da dovermi sedere per 5 minuti.

Alle 16.20 inviai una mail al mio capo in modo comunque pacato nella speranza che potesse cambiarmi l'orario :

Scusa P... ,dopo l'ultima modifica ai miei orari del mese scorso, la mia giornata lavorativa è aumentata di 2 ore circa e non nego di risentirne fisicamente specie nelle ultime ore della stessa giornata. Oltre a questo ormai da tempo sono impossibilitato ad uscire in orario per la pausa delle 12.30 restando, per mottivi esclusivamente lavorativi, in ufficio per altri 15/20 minuti, non riuscendo ad usufruire a pieno la mia pausa. Ti posso chiedere di poter riprendere in considerazione per l'ennesima volta l'eventualità di modificare i miei orari di lavoro? propongo, sempre se dovessi essere d'accordo: 9.15-12.45//13.30-18.00 orario attuale: 9.00-12.30//14.00-18.30 Grazie Marco

Il Martedì 7/04 ricevetti la risposta alla mia mail:

Marco, spiacente ma devo confermarti l'attuale orario di lavoro. Preciso bene sin da ora che in azienda non ti è mai stata fatta richiesta di prolungare la tua presenza presso i locali della stessa, anzi, proprio per evitare di risentirne fisicamente gradirei che ti attenessi scrupolosamente agli orari concordati senza mai prolungare il tuo orario di lavoro se non preventivamente concordato com me. cordialità P.P....

Peccato che il mio "risentirne fisicamente" non era riferito ai 15/20 minuti in meno di pausa ma all'aumento di 2 ore della giornata lavorativa ma aquesto lui non fece nessun riferimento, ma non avevo dubbi.

IL Giovedi 09/04 alle 11.30 circaricordai al responsabile l'appuntamento dal capo ma lui rinviò ulteriormente alla pausa pranzo.

Alle 12.30 venne da me per informarmi di aver incontrato il capo al quale richiese le sue ferie facendomi presente di avere accennato anche alle mie, invitandomi di andare subito poichè l'avrei trovato in ufficio. Non c'era.

Alle 17.30 circa mi reccai in ufficio dal capo, chiedendo inanzitutto se l'avesse informato M...(il responsabile) della mia richiesta e mottivando che non avendo trovato l'aereo di ritorno per il lunedi di Pasquetta evrei avuto bisogno delle ferie per il martedi. Apriti cielo!!! Intanto, a suo dire, m.... non l'aveva informato, le ferie "in un'azienda normale si stabiliscono in comune accordo con l'azienda stessa e anticipatamente, ti pare possibile che il giorno giovedi 09/04 alle 17.30 tu mi chieda le ferie per il martedi? come ti permetti solo a pensare una cosa simile? non credi per esempio che sarebbe più opportuno richiedere il ve 10?visto che il martedì è una giornata lavorativa importante? come puoi abbandonare il call center in un giorno del genere?" li iniziai a tentennare non aspettandomi una reazione simile, ma cercando di stare più calmo possibile feci presente che informai il mio responsabile dal venerdi 03/04 e fu sempre lui a rinviare giorno dopo giorno la comunicazione alla direzione, ero stato obbligato ad aquistare i biglietti in relativo anticipo poichè il venerdi 10 ed il martedì 14 non avevo disponibilità di voli, che in quanto allo stesso martedì 14 dal punto di vista lavorativo non era proprio un giorno importante visto che come ogni anno il primo giorno lavorativo dopo pasqua è sempre stato piatto. Chiesi come mai questa reazione violenta e perchè tutto questo accanimento nei miei confronti in questi mesi visti gli ottimi risultati ottenuti dal mio call center, e come mai dopo ogni assenza per malattia, diritto sacrosanto, seguirono sempre le odiose minacce e il cambio dell'orario di lavoro. A tutto che mi rispose sempre più alterato che non erano argomenti in questione in quel momento, aggiungendo che non dovevo permettermi di comprare i biglietti senza consultarlo, e chiudendo il discorso, senza farmi ulteriormente replicare, mi chiese cosa volessi fare. Li non ci vidi più niente dopo le sue performance arroganti e dittatoriali, domandai se mi stesse chiedendo di rinunciare alle vacanze in Sardegna dai miei parenti. Lui acconsentì quasi con un silenzio di qualche secondo e mi invito ad uscire dal suo ufficio rimandando l'ultima decisione a fine serata lasciandomi appeso a un filo volutamente come sempre sapeva fare e nella mia più totale disperazione.

Ero agitatissimo ed alle 18.00 mentre continuavo inutilmente a lavorare crollai per terra quasi senza sensi, dopo qualche minuto raggiunsi con difficoltà le mie colleghe nell'ufficio a fianco alla sala call center appongiandomi al bancone della reception chiesi aiuto e crollai a terra svenuto. chiamarono l'ambulanza e mi porto in ospedale. La stanchezza psicofisica di quel momento ed un acertata ancor più grave gastrite mi costò passare nel riposo più assuluto le vacanze pasquali più altri 5 giorni lavorativi in malattia.

Lunedì 20 aprile 2009 alle ore 8.45 entrato in ufficio trovai ad aspettarmi il mio datore, il quale senza nemmeno salutarmi mi nvitò a recarmi nella sala riunioni ancora con addosso il giubboto. Dopo avermi sarcasticamente fatto presente che questa ennesima malattia mi sarebbe costata cara ma senza darmi possibilità di ribattere, mi consegna a mano la busta paga del mese di marzo ed una raccomandata a.r. Anticipata v.b.m. dove mi si fa presente:

Egreggio sig. A...., Nel contesto di un generale piano di ristrutturazione la Direzione aziendale ha deciso di sopprimere in via definitiva il ruolo di supporto alla clientela pre e post vendita da lei attualmente ricoperto. La direzione ha naturalmente valutato la possibilità di utilizzare la professionalità da lei acquisita adibendola ad altre mansioni equivalenti ma, purtroppo, all'interno dell'organigramma aziendale non sono state individuate altre posizioni di lavoro nelle quali lei possa essere utilmente impiegato. Per quanto procede, sia pure con rammarico, ci vediamo costretti a privarci della sua collaborazione con effetto immediato. A far tempo dalla data odierna, pertanto, il suo rapporto di lavoro alle dipendenze della ......srl deve intendersi risolto a tutti gli effetti di legge e di contratto, con esonero dal preavviso e sostituzione dell'indennità relativa. Il pagamento delle competenze di fine rapporto averrà con le seguenti modalità. Distinti saluti La direzione.

Disegno persecutorio riuscito ??
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