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 L’ARROGANZA DEL POTERE

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Silvana
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MessaggioTitolo: L’ARROGANZA DEL POTERE   L’ARROGANZA DEL POTERE EmptyDom Mag 16, 2010 2:06 pm

La solidarietà “virtuale” non è sufficiente, poiché chi denuncia ad esempio la tortura psicologica subita si ritrova solo, a respirare un clima omertoso e a vivere estraniato in un ambiente “ammaestrato” da una politica di stampo mafioso, che insegna a subire per non perdere la possibilità di ricevere l’elemosina di possibili privilegi. La mafia ignorante e con la “coppola” uccide chi non si piega alle sue regole, invece quella dei “colletti bianchi” acculturata e che circola nei “salotti buoni” della società non si sporca le mani con il sangue, ma ti estromette dal sistema, decreta la tua morte civile. Esercita il suo potere con arroganza, lanciandoti messaggi subdoli del tipo: “Con me o contro di me. Se sei con me avrai dei privilegi, ma dovrai sempre obbedire ai miei ordini, coprire con menzogne le malefatte dei tuoi compagni e quando non te la senti di associarti al “coro” devi stare in silenzio dinanzi ad ogni forma di sorpruso o prepotenza a cui assisti. Fuori dal gruppo di appartenenza, sei, invece, libero di fare ciò che vuoi e ti sarà garantita l’impunità” Questa è la cultura mafiosa accettata come “normalità” da tante persone ritenute rispettabili!!!...
Ed è per questo che, a mio parere, gli abusi di potere e le conseguenti violenze psicologiche proliferano a tutti i livelli e anche dei perfetti imbecilli si permettono comportamenti che non adotterebbero, se non fossero certi di avere “le spalle ben coperte”: ad esempio il buttafuori che non fa entrare in discoteca un tizio che gli sta antipatico rovinandogli la serata, oppure l’impiegato che, prima di darti una semplice informazione di un minuto, ti fa aspettare una coda di ore, favorendo altre persone, oppure funzionari pubblici che, a fronte di legittime rimostranze, ti ripagano con il silenzio , oppure i giudici che, dinanzi a carte processuali che fanno emergere una serie di violenze psicologiche subite, insabbiano le cause per proteggere gli autori dei crimini, ecc. Insomma, l’abuso di potere che ti avvelena la vita, - costituito spesso da comportamenti quotidiani a cui “tanti” si sono abituati, prendendone esempio - è riscontrabile a qualunque livello e trova la sua massima espressione nell’arroganza del Potere, manifestata quotidianamente dai nostri governanti.
Il Potere inevitabilmente dà dei privilegi, poiché consente di fare ciò che altri non possono fare proprio perché non hanno potere. Ma il potere al servizio del bene pubblico, con i privilegi ad esso connessi, non dovrebbe essere esercitato per soddisfare interessi personali o del proprio gruppo di appartenenza, così come avviene nello scenario politico, a cui assistono, con senso di impotenza, quei comuni cittadini con schiena dritta, che scelgono la strada della Giustizia piuttosto che quella della vendetta personale. L’arroganza del potere si manifesta, infatti, con l’esercizio di azioni dannose per altri, ma strumentali ai propri fini e collegate alla certa impunità del proprio agire. Ne consegue che allorquando gli abusi di potere sono posti quali pilastri del gruppo sociale di cui si ha il comando, chiunque, prendendone esempio, può calpestare impunemente la dignità dell’altro, con la consapevolezza che tale atteggiamento non solo rimarrà impunito, ma, addirittura, è tacitamente incentivato. L’importante è non pestare i piedi al capo e rendersi complici silenziosi o difensori delle malefatte dei compagni di brigata… al di fuori del gruppo di appartenenza si ha massima libertà di agire impunemente!!! Ma chi comanda non può dormire sonni tranquilli, poiché si circonda di “mercenari” pronti a vendersi a chi promette maggiori privilegi!!!.
Allora mi chiedo: ma fra i “Signori del Vero Potere”, ossia tra quelli che si trovano ai vertici della scala del Potere, non c’è nessuno che creda veramente nella Giustizia e che abbia l’abilità di trovare gli strumenti adeguati per realizzare una civile e armoniosa convivenza tra gli esseri umani, facendo trionfare, per la prima volta nella storia dell’uomo, il Bene sul Male.???... Sento da anni parlare di risveglio delle coscienze….Balle!!!....La coscienza si forma da giovani, mentre l’adulto, che non ha mai acquisito una propria consapevolezza su cosa sia il Bene e il Male, agisce unicamente sulla base di ragionamenti di convenienza, ritenendo lecito tutto ciò che non è vietato e convinto che il fine giustifica i mezzi!!!.. Ma ciò significa calpestare o distruggere l’altro tranquillamente, senza alcun rimorso di coscienza per il male arrecato, proprio perché manca tale consapevolezza.
Ritengo che sia una ristretta minoranza di persone che si contenda la supremazia del Potere, utilizzando da una parte le forze del Bene e dall’altra quelle del Male, mentre la maggioranza della popolazione è pronta ad acclamare qualunque “capo” sulla base del proprio tornaconto individuale e la disonestà, oggi, rende la vita più facile!!!. Allora, considerato che è impensabile ritenere che tutti possano accostarsi a “questioni filosofiche”, occorre affrontare per risolverla la questione morale, stabilendo per legge cosa è Bene e cosa è Male. Infatti esistono persone che non uccidono con un’arma un proprio simile solo perché la Legge sancisce che uccidere è un reato, sanzionato con la galera o perché la religione ha inserito tra i peccati mortali l’assassinio, punito con la pena dell’inferno. Senza leggi o comandamenti ucciderebbero tranquillamente. Infatti, in caso di guerra, queste persone ammazzano degli “sconosciuti” solo perché hanno una divisa di un diverso colore, mentre chi è dotato di una propria coscienza che gli indica cosa è bene o cosa è male e che gli fa comprendere il valore di ogni vita umana, che può essere distrutta anche senza armi fisiche, non ucciderebbe un proprio simile, anche se gli fosse assicurata l’assoluta impunità in terra e in cielo!!!. Ma cosa è Bene e cosa è Male? Bene è l’insieme di tutti quei comportamenti che ci piacerebbe che gli altri avessero nei nostri confronti, mentre Male è tutto ciò che non vorremmo che gli altri ci facessero. Ma quante persone misurano con questo “metro” i propri comportamenti???...Quanta gente è istigata al suicidio da persone che impunemente, con indifferenza o magari con spirito goliardico, contribuiscono a rendere la vita altrui un inferno in terra, tramite comportamenti subdoli e apparentemente innocui!!!.. Il codice penale dovrebbe diventare una sorta di “coscienza esterna all’uomo”, alla stregua delle tavole dei Comandamenti, sanzionando penalmente ed inequivocabilmente ogni forma di abuso di potere e di violenza psicologica, esercitata in qualunque contesto, poiché solo così tanti potranno capire che criminali si diventa anche senza usare pistole!!!... Ma è inutile fare le leggi, se poi non vengono applicate o agevolmente aggirate. Se tra i signori del Vero Potere esistesse chi volesse riuscire nell’impresa storica di far trionfare il Bene sul Male, costui dovrebbe rendere “conveniente” la strada dell’ Onestà, (considerata quella dei fessi e degli ingenui) e riuscire a mettere le persone Giuste al posto giusto, utilizzando i pilastri storici del potere mafioso: controllo del territorio e certezza che chi sbaglia paga!!!.
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