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 Violenza

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Prof. A. Vento
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Numero di messaggi : 7
Data d'iscrizione : 11.08.07

Violenza Empty
MessaggioTitolo: Violenza   Violenza EmptyDom Ago 26, 2007 1:40 am

Non prendiamoci in giro : anche se la violenza c'è sempre stata, non possiamo non constatare che, negli ultimi anni, sia aumentata, specie nelle forme di violenza contro le persone indifese (bambini, anziani pensionati, donne, ecc.) e contro il patrimonio.La forza (vis) va distinta dalla violenza, perchè la prima raggiunge un effetto positivo, agendo secondo i principi della natura, mentre la violenza è sempre negativa perchè è indirizzata contro la natura stessa delle cose. E' comunque importante l'intenzionalità delle due cose. Per esempio, se sto in un deserto, assetato, ed ho con me una bottiglia di acqua, ma non ho l'apribottiglia,sono tentato a rompere, con violenza, il collo di questa bottiglia, per poter bere : in tal caso un atto violento sarebbe giustificato dalla necessità e pertando avrebbe una intenzionalità positiva. Se invece facessi la stessa cosa in casa, per non alzarmi a prendere l'apribottiglia, tale atto non sarebbe più giustificato nella sua intenzionalità e diverrebbe un atto di violenza. Si tratta di violenza alla vita quando questa si può assimilare alla vita umana, diversamente non viene considerata violenza : per esempio se getto un'aragosta viva in una pentola di acqua bollente, non viene considerata violenza, perchè nell'aragosta c'è soltanto la vita, ma non l'umano, mentre invece se maltrattassimo un cane o un gatto, faremmo violenza, perchè il cane ed il gatto sono omologabili ad un contesto che partecipa direttamente ed affettivamente alla vita dell'uomo. Ma rispetto alla violenza crescente, specie nel nord del nostro paese, dove si assiste ad un continuo terrorismo delle persone indifese, che vengono malmenate, derubate e talvolta uccise, specie da povera gente emigrata, disperata, che viene nel nostro paese col miraggio dell'emancipazione, della realizzazione o, almeno, della liberazione dalla fame, e trova invece indifferenza, sfruttamento e prostituzione, che cosa dire? E' certamente violenza esercitata contro gli esseri umani, che non vengono assimilati alla vita umana e, pertanto, diventano come l'aragosta, con una vita, ma senza umanità. Ma è pure violenza lo stato di fame e di indigenza di questi emigrati, che purtroppo crescono a dismisura, causando, direttamente o indirettamente, gravi disagi sociali. La responsabilità vera ce l'ha la politica, che non sa mai programmare e sa, invece, solo reprimere, come fa la società americana con la pena di morte, che qualche volta, stoltamente, viene invocata anche in Italia. E' ipocrita la politica, ma, un pò di meno, anche la chiesa, che versa i suoi piagnistei e non investe le sue immense ricchezze per fare trionfare la giustizia e la parità umana. Si chiacchiera tanto di volontariato, ma non serve ad eliminare i problemi, anzi razionalizza un pò la rabbia e consente lo scorrimento inadeguato del tempo. Dobbiamo aiutare i popoli del pianeta a stare nei propri paesi migliorando la cultura, combattendo la fame e le malattie, lasciando ad ognuno le proprie risorse, che noi da secoli le togliamo. Pensiamoci bene; è un atto di coscienza.

23-08-07
prof. Antonio Vento[/scroll][right]
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